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Via Alessandro Turco 63
88100
Catanzaro
"), new GInfoWindowTab("備考 ", "

Il MARCA, Museo delle Arti Catanzaro, nato nel marzo 2008 è uno dei più importanti poli museali del Mezzogiorno.

Lo spazio espositivo, voluto dalla Provincia di Catanzaro, e diretto da Alberto Fiz si colloca nel cuore storico della città e occupa gli spazi di un antico palazzo d’inizio Novecento, recuperato e restaurato ad hoc che ospitava, sino a qualche decennio fa, un istituto per sordomuti e una tipografia.

Il MARCA è il centro delle arti, non dell’arte in base ad una differenza non marginale. Al MARCA si parla al plurale in un contesto dove si possono incontrare esperienze di ogni epoca in una convivenza di stili e di linguaggi.

Il palazzo si sviluppa su tre piani ed è dotato di un ampio cortile e una terrazza che si affaccia sulla città. L’intero complesso, di oltre mille metri quadrati, su tre livelli, è stato articolato in base ad una serie di obiettivi che lo rende un’esperienza unica: valorizzare l’importante raccolta di dipinti e sculture dal ‘500 alla fine dell’800 proveniente dal territorio catanzarese, realizzare grandi progetti coinvolgendo i maggiori protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale del dopoguerra, promuovere l’arte contemporanea nelle sue differenti declinazioni.

Il MARCA non è solo una prestigiosa sede museale ma, in base agli intendimenti della Provincia di Catanzaro, vuole essere un luogo di produzione di arte e cultura, all’interno del quale dialogano architettura e design, musica e teatro, cinema e poesia.

ARTE ANTICA

La Pinacoteca e Gipsoteca ospitano il significativo patrimonio storico e artistico della Provincia di Catanzaro con dipinti e sculture che abbracciano quattro secoli di storia. La collezione inizia con l’importante tavola del Cinquecento realizzata da Antonello de Saliba per svilupparsi intorno ad una serie di fondamentali testimonianze seicentesche che comprendono, tra l’altro, opere di Battistello Caracciolo, Mattia Preti (era soprannominato il Cavalier Calabrese), Salvator Rosa e Andrea Sacchi. Si passa, poi, attraverso le vicende del Settecento per approdare a figure determinanti nell’evoluzione stilistica dell’Ottocento come Francesco Jerace e Andrea Cefaly.

GRANDI MAESTRI DEL DOPOGUERRA

Il museo dedica uno spazio specifico ai grandi eventi dell’arte contemporanea con una serie di mostre dove vengono proposti i maggiori protagonisti della scena nazionale e internazionale. La mostra inaugurale è stata dedicata a Mimmo Rotella, il più importante artista catanzarese, di cui è stata presentata, per la prima volta in uno spazio pubblico, la serie delle Lamiere realizzate tra il 1980 e il 2004 che ha confermato la capacità di rinnovamento espressa dal maestro del décollage.

Nel prossimo periodo, in questo spazio, sono previste le mostre di Alex Katz (4 aprile-27 settembre 2009), Antoni Tàpies (novembre 2009-marzo 2010 e Alessandro Mendini (aprile-settembre 2010).

Tre artisti profondamente differenti ma in grado d’identificare le centralità linguistiche di una realtà in continua trasformazione. Se Katz ci pone di fronte all’inesauribile attualità della pittura mettendo in discussione la nostra percezione, Tàpies s’interroga sul significato dell’oggetto inteso nella sua precarietà immanente, mentre Mendini costruisce un modello estetico visionario intorno alle sue creazioni sempre in bilico tra l’autonomia della propria esistenza e la loro funzionalità. Un approccio, insomma, problematico dove l’arte si presenta come sfida permanente al nostro stare al mondo.

MARCA PROJECT

Lo spazio è dedicato alla sperimentazione contemporanea e ai nuovi linguaggi. Dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoarte sino alla musica e al teatro, l’obiettivo è quello di evidenziare la ricerca dei giovani artisti più interessanti della scena nazionale e internazionale. In questo ambito sono in programma rigorose esposizioni ma anche conferenze, concerti, performance e progetti installativi site- specific. La contaminazione, segnalata dalla presenza di China, un bar perfettamente funzionante realizzato da Flavio Favelli, consente una fruizione globale del museo anche in orari serali all’interno di un contesto che mette in rilievo la creatività nelle sue differenti declinazioni. Dopo la mostra Archeologia del Presente che ha ospitato le opere di Paola De Pietri, Flavio Favelli e Davide Rivalta, sino al 19 aprile 2009 è aperta Sottovuoto, la personale degli artisti napoletani Perino & Vele con una selezione di sculture, installazioni, disegni e progetti realizzati negli ultimi dieci anni e una serie di nuovi lavori del 2008 proposti in anteprima.

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Via Ranà"); //SENZA TAB }); return marker; }